Trapianto o semina diretta? Un po’ di chiarezza
È arrivato luglio e avete pensato di trapiantare gli ortaggi seminati in giugno o quelli seminati nei mesi precedenti, ma non sapete se questo può danneggiare la vostra coltura? Siamo qui per aiutarti. Facciamo quindi un po’ di chiarezza mettendo a confronto semina diretta e trapianto.
La semina consente di ottenere una radice più sviluppata, ma richiede tempi lunghi di coltivazione e conta una certa percentuale di fallimenti.
Quest’ultima dipende innanzitutto da qualità e germinabilità dei semi utilizzati, dalla corretta preparazione del terriccio e dalla giusta profondità di semina, nonché dalla regolazione dell’umidità e della temperatura.
Il trapianto, come saprete, è un’operazione che consiste nel trasferire le piante da un luogo di crescita ad una altro.
Quello più comune è il trapianto da un vaso piccolo ad uno più grande. Nel trapianto le piantine presentano una radice meno sviluppata, ma una certa precocità della raccolta e una percentuale di fallimento molto contenuta. Questo però non mette a rischio la vostra coltura. Dipende esclusivamente dalla cura che mettete nelle vostre azioni.
Se volete quindi procedere al trapianto, vi diamo prima di tutto due piccoli consigli: è consigliabile svolgere tutte le operazioni di trapianto verso sera, ai fini di evitare alla giovane pianta un forte stress da insolazione. Inoltre, è bene ricordare che il trapianto va eseguito soltanto quando le piante avranno raggiunto un certo sviluppo (quando compaiono le prime 3-5 foglie vere).
Detto questo, la procedura è molto semplice: prima di procedere al trapianto, lasciate all’aperto la pianta per farla rinfrescare. Bagnate quindi abbondantemente il terreno per far germinare i semi della flora infestante in modo da rimuoverla, quindi procedere al trapianto, praticando dei fori nel nuovo terreno per accoglierle. Se avete un piccolo orto potete svolgere questa operazione tranquillamente a mano, prelevando le piante con l’aiuto di un trapiantatoio. Una volta trasferita la pianta nel terreno coprite di terra e comprimete delicatamente. Se possibile pacciamate, ovvero coprire il terreno circostante con foglie o paglia per evitare la crescita di erbe infestanti e tenere umido il suolo. Infine, annaffiate a pioggia, evitando di bagnare le foglie, in quanto possibile causa di malattie funginee.
Ecco fatto! Semplice no? Per qualsiasi dubbio in materia non esitare a contattarci.
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